Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Dopo un 2023 di assestamento, il 2024 ha segnato una svolta netta, con una ripresa solida degli investimenti e una ridefinizione delle preferenze abitative. È quanto emerge dall’ultima edizione del Real Estate DATA HUB del Centro Studi di REMAX Italia, dall’Ufficio Studi di YARD REAAS e dall’Ufficio Studi di 24MAX, che restituisce una fotografia aggiornata e dettagliata dello stato del real estate in Italia, delineando anche le prospettive per il 2025.
Crescono gli investimenti, cambia la domanda
Il dato più evidente è il rinnovato interesse per il settore immobiliare: nel 2024 gli investimenti complessivi hanno sfiorato i 10 miliardi di euro, con un incremento superiore al 50% rispetto all’anno precedente. A guidare questa ripresa è stata una domanda in evoluzione, sempre più orientata alla qualità dell’abitare, alla flessibilità degli spazi e alla sostenibilità ambientale.
“Non è più solo una questione di metri quadri, ma di contesto, servizi, benessere e connettività”, sottolinea Dario Castiglia, CEO & Founder di REMAX Italia. Una dinamica che ha ridefinito anche la mappa del valore immobiliare, ridando centralità alle province e alle periferie urbane, considerate oggi nuove aree di sviluppo strategico grazie al miglior rapporto tra qualità della vita e prezzo al metro quadro.
Residenziale: il rilancio parte dalle periferie
Il segmento residenziale ha registrato un’accelerazione nella seconda metà del 2024, con un aumento medio dei prezzi superiore al 3% e una crescita significativa delle compravendite. La Lombardia si conferma la regione leader, contribuendo al 35% del volume nazionale di transazioni. Segnali positivi arrivano anche da Liguria, Veneto, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna e Toscana, mentre al Sud emergono Puglia, Campania e Sicilia.
Milano guida la classifica delle compravendite, seguita da Roma e Torino. Tuttavia, è nelle zone periferiche e nei comuni ben collegati ai grandi centri che si registra la maggiore crescita della domanda, specie da parte di giovani famiglie e investitori alla ricerca di rendimenti solidi e maggiore vivibilità. Il trilocale resta la tipologia più richiesta al Nord, mentre nel Sud Italia guadagnano terreno soluzioni più ampie, come i quadrilocali, grazie a una maggiore accessibilità economica.
Mutui: giovani protagonisti e focus sulla sostenibilità
Il mercato del credito immobiliare beneficia di un contesto macroeconomico più favorevole. I recenti tagli dei tassi da parte della BCE e il rinnovato slancio di strumenti come il Fondo di Garanzia Prima Casa hanno riattivato la progettualità, soprattutto tra i più giovani. Il 97,5% delle richieste di mutuo riguarda l’acquisto della prima casa, con il tasso fisso scelto nel 97,8% dei casi.
In termini demografici, il 34% dei richiedenti ha tra i 35 e i 44 anni, seguito dalla fascia 25-34 anni (32,4%), a conferma di una rinnovata fiducia da parte dei first-time buyer. In costante crescita anche i mutui “green”, oggi oltre il 10% del totale, segno tangibile di una maggiore attenzione alla sostenibilità energetica.
Uffici, retail, logistica e hospitality: asset in evoluzione
Il Real Estate DATA HUB dedica ampio spazio anche ai segmenti non residenziali, evidenziando traiettorie di crescita interessanti:
- Direzionale: dopo anni di stallo, gli uffici tornano al centro dell’interesse degli investitori, soprattutto se flessibili, sostenibili e adatti a modelli ibridi di lavoro. L’interesse per gli immobili ESG-compliant è in forte espansione.
- Retail: vero protagonista del 2024, il comparto commerciale registra un boom di investimenti, trainato da nuovi operatori e una distribuzione dinamica su tutto il territorio nazionale, in particolare nel Nord-Est, Nord-Ovest e Sud.
- Logistica: settore stabile nel 2024, con un incremento del 10% dei canoni di locazione per le nuove costruzioni. Il 2025 si preannuncia positivo, con segnali di ripartenza soprattutto nelle aree strategiche per l’e-commerce.
- Hospitality: sostenuto dalla crescente domanda di turismo di qualità, il settore ricettivo registra un aumento degli investimenti, in particolare su resort e branded residence, trend emergente nel 2025.
Secondo Laura Piantanida MRICS, Head of Institutional Relations di YARD REAAS, “stiamo assistendo al consolidamento di macro-trend chiave come la rilevanza dei criteri ESG e l’affermazione del Build to Rent, asset class sempre più strategica anche nel contesto italiano”.
Uno sguardo al 2025
Le prospettive per il 2025 restano positive. La possibilità di ulteriori tagli dei tassi potrebbe rafforzare la fase espansiva già in atto, favorendo l’accesso al credito e alimentando ulteriormente la domanda. La crescente attenzione a sostenibilità, flessibilità e qualità dell’abitare continuerà a plasmare un mercato sempre più integrato e attento alle nuove esigenze sociali ed economiche.
Con una domanda che cambia, investitori più selettivi e nuove priorità legate ai fattori ambientali e digitali, il real estate italiano si avvia verso una nuova stagione di sviluppo, in cui periferie, ESG e innovazione saranno le parole chiave.
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